Cuore, temperamento e grinta. Luca Nastri è uno di quei giocatori che non mollano mai, uno di quelli che lottano fino alla fine su ogni pallone. Dopo essere stato protagonista nella vittoria del campionato di Eccellenza la scorsa stagione, il centrocampista classe ’92 è divenuto un perno fondamentale della nuova Manzanese di Vecchiato. Ora di fronte la Serie D, un campionato tanto impegnativo quanto stimolante, una nuova sfida da vincere.
Com’è è cambiata la Manzanese in questo ultimo anno e mezzo?
“Anche se abbiamo cambiato tanto nello staff e nella rosa, la mentalità e i presupposti della società sono rimasti gli stessi. Questa è una squadra ben organizzata e ambiziosa. Abbiamo fatto tanto, raggiungendo questo storico traguardo della Serie D, ma non vogliamo fermarci qui. Vogliamo continuare a crescere e a migliorarci”.
Contro il Campodarsego sono arrivati i primi tre punti in casa. Che bilancio hai fatto di questo inizio di campionato?
“Il debutto casalingo non era andato come volevamo. Contro il Caldiero, nonostante un buona prestazione, era arrivata una sconfitta. Contro il Campodarsego volevamo regalare una gioia alla società e ai tifosi. Ce l’abbiamo fatta, abbiamo ripagato la loro fiducia e il loro sostegno. Il bilancio di questo inizio di stagione penso sia positivo. Abbiamo giocato quattro partite contro avversari tosti, dimostrando di poter sempre dire la nostra. Penso che questo sia una campionato davvero equilibrato, noi dobbiamo continuare così”.
Cosa vi era invece mancato contro il Caldiero e la Virtus Bolzano?
“Nelle precedenti partite abbiamo sbagliato l’approccio alla gara, pagando a caro prezzo l’aver sbagliato i primi venti minuti di partita. In questa categoria non puoi permettertelo perché ti puniscono alla prima occasione. Abbiamo lavorato molto su questo aspetto, contro il Campodarsego siamo scesi in campo con un atteggiamento diverso”.
Nelle ultime due gare sei stato determinante, anche dal punto di vista caratteriale. Da veterano ti senti di dover dare sempre qualcosa in più rispetto agli altri?
“Mi metto sempre al servizio della squadra, dando tutto me stesso come ho sempre fatto e cercando di trasmettere il mio temperamento a tutti i miei compagni. Non è una questione di essere veterano o meno”.
Domenica un’altra delicata tosta trasferta contro il Cartigliano. Che partita sarà?
“Ogni partita di questo campionato va presa allo stesso modo, perché saranno tutte sfide equilibrate. Cambia poco contro chi si gioca, bisogna dare sempre il massimo. Questa è la mia mentalità“.
Il momento comunque è molto delicato. Avete paura che questa stagione possa essere sospesa da un momento all’altro? Da giocatore come vivi questa situazione?
“Già la scorsa stagione è stata sospesa. Spero che si possa continuare a giocare, che ci siano le condizioni per proseguire il campionato. Un altro stop potrebbe rappresentare un danno non solo per il mondo del calcio ma per tutto lo sport. Ci sono tante persone che lavorano, sarebbe un grave problema per tutti“.