Vecchiato: “Il derby è sempre un partita diversa. Vogliamo continuare a fare bene”

Cresce l’attesa in vista del derby Manzanese-Cjarlins Muzane. A presentare in conferenza stampa il big match della sesta giornata è stato mister Roberto Vecchiato.

“Il valore dell’avversario è noto. Il Cjarlin-Muzane ha una rosa molto importante, forse la più profonda di tutto il campionato. E’ una squadra esperta. Dopo una sconfitta vorranno una reazione, metteranno in campo tanta foga e tanta aggressività. Noi però dobbiamo pensare soltanto a noi stessi. Noi veniamo da quattro punti in due partite, la nostra condizione mentale e fisica è buona. Abbiamo lavorato bene questa settimana. Sicuramente sappiamo che è una partita diversa, è un derby molto sentito da tutto l’ambiente, il nostro obiettivo è quello di fare risultato. Veniamo da due buoni risultati e vogliamo continuare così.

Sono passate già cinque giornate. Che bilancio hai fatto di questo inizio?

“Dopo tanti mesi di stop è stato un inizio di stagione particolare per tutti. Lo è stato ancor di più per noi che siamo partiti con una squadra tutta nuova e tanti esordienti in categoria. Potevamo essere delle trappole ma ci siamo fatti trovare pronti. Dire che siamo in un ottimo momento ha poca senso, ogni partita ha la sua storia“.

Che partita di aspetti domenica?

“Fino ad oggi gran parte delle partite sono state decise dagli episodi. Questo è un campionato davvero equilibrato. Puoi vincere o perdere con tutte”.

Vedi una crescita della tua squadra?

“Ci mancherebbe che non ci fosse. A livello fisico, tattico e di gruppo siamo cresciuti molto da agosto a questa parte. Questo però non deve essere un traguardo ma un punto di partenza. Abbiamo introdotto delle idee di gioco, si può ancora migliorare. Siamo qua per lavorare”.

Come state fisicamente? Ci saranno delle assenze?

“Stiamo bene. L’unico fuori è sempre Gnago. Questa settimana, però, ha riniziato a correre e questa è davvero una buona notizia. E’ un giocatore diverso da tutti gli altri, ci è mancato molto in questo periodo. Il fatto che stia recuperando per noi è importante”.

L’incertezza del momento delicato che stiamo vivendo complica il lavoro?

“Non ne parliamo tantissimo. Questa precarietà coinvolge tutti, non solo il mondo del calcio. Siamo in un momento davvero pericolare. Giochiamo, pensiamo alle cose positive, sempre positivi”.

Sarebbe stato bello poter giocare con lo stadio pieno.

“Purtroppo dobbiamo giocare con il pubblico ridotto. E’ un peccato ma ora come ora dobbiamo già accontentarci del fatto che già si gioca”.