Alberto Favero è molto più di un membro dello staff di mister Vecchiato. Vice, braccio destro, compagno di tante battaglie, amico, per il tecnico orange è un collaboratore indispensabile. Alla sua prima avventura in panchina, Favero è riuscito, con impegno e passione, a dare subito un grande contributo alla squadra. Con lui abbiamo fatto un punto sul campionato e su queste ultime partite che chiuderanno la stagione orange.
Come arriva la Manzanese a questo finale di stagione? Possiamo dire che la squadra si è definitivamente ripresa?
“Arriviamo con la testa giusta e motivati per centrare un risultato storico per la Manzanese. Arrivare secondi è il nostro obbiettivo. La squadra avuto attraversato un momento no ma nell’arco di una stagione intera ci sta avere degli alti e dei bassi. Fisiologicamente un piccolo ci sta, i ragazzi sono stati intelligenti a rispondere sul campo come nelle ultime partite”.
Sei il braccio destro, l’uomo di fiducia di mister Vecchiato. Solo tanti anni passati in campo come ti sei trovato in questo nuovo ruolo?
“In questo nuovo ruolo mi sono trovato bene. La società e il mister mi hanno messo a disposizione tutto il possibile. Ho cercato di capire un po’ la lingua che Vecchiata parlava da allenatore. Sapevo che da compagno di squadra com’era. Anche adesso ci capiamo e questa è la cosa bella, abbiamo la stessa idea di calcio. Sono stato molto contento di aver potuto imparare da lui”.
Obiettivo per questo finale di stagione?
“L’obiettivo in queste ultime tre gare è il fare il meglio possibile, sia dal punto di vista della prestazione che dei punti. Vogliamo vincerle tutte e arrivare il più in alto possibile, per la società e per l’obiettivo comune. Dobbiamo mettere tutto noi stessi in campo per raggiungere il traguardo che ci siamo prefissati”.
Sotto quale aspetto sentite di aver migliorato di più la squadra?
“Penso che i grandi obiettivi si raggiungano attraverso il collettivo. Il ragionare sempre da squadra ci ha permesso di superare ogni difficoltà e di migliorare. Abbiamo fatto capire a tutti che si doveva ragionare da Manzanese e non da singoli. Questo è stata la cosa più importante che siamo riusciti a trasmettere ai ragazzi”.
Dove può arrivare in futuro la Manzanese? Si può migliorare ancora?
“Mi auguro che possa arrivare il più in alto possibile, senza porsi alcun limite ma cercando di confermarsi in primis e di conseguenza migliorare. Una crescita costante di tutti, della società, dello staff e della squadra. Se c’è sempre la voglia di fare un passo in più, di migliorarsi sono sicuro che possono arrivare delle belle soddisfazioni”.