Penultima partita in casa, la Manzanese si gioca un posto ai playoff contro il Mestre. Sfida importante in quel del “Morigi” per la squadra di mister Vecchiato. Il tecnico ha presentato così il match in conferenza stampa.
“Ci siamo conquistatati questa opportunità di giocare fino alla fine per qualcosa di importante. Sappiamo che la vittoria di Montebelluna ci ha dato la quasi sicurezza di partecipare ai play-off, manca soltanto l’ultimo passo domenica per essere sicuri e contemporaneamente lottare per il secondo posto”.
Che partita di aspetti?
“Il Mestre è una squadra forte, che ha sempre giocato bene durante questa stagione. Dobbiamo essere concentrati e aggressivi. Come tutti hanno dei pregi e dei difetti. Cercheremo di sfruttare i loro punti deboli”.
Vi potrebbe bastare un punto per conquistare i playoff.
“Vogliamo vincere per arrivare il più in alto possibile in classifica. Sappiamo che adesso i ritmi sono più bassi rispetto a qualche mese fa, dovremo essere più bravi dal punto di vista tecnico. Puntiamo sul possesso palla, un’arma che che cercherà di sfruttare anche il Mestre”.
Quella dell’andata è stata una delle prestazioni più belle di tutta la stagione. Cercherete di ripetere quella partita?
“Penso che le condizioni fisiche siano un po’ diverse da quelle dell’andata. Quella fu una settimana per noi incredibile, vincemmo tre partite di alto livello, l’apice di questa stagione. Quello che conta è portare a casa i tre punti, anche con un tipo di prestazione diversa”.
La squadra è molto motivata. C’è voglia di chiudere al meglio questo campionato.
“Siamo arrivati alla fine della stagione, dobbiamo raccogliere i frutti del nostro lavoro e dei nostri sacrifici. Non abbiamo paura, vogliamo finire con prestazioni di alto livello”.
Riesci a recuperare qualcuno dall’infermeria?
“Purtroppo no, anzi perdo anche Calcagnotto che si è fatto male a Montebelluna e che domenica non sarà della partita. E’ un momento in cui non siamo al completo ma fa parte del gioco. Tutto il gruppo sa che bisogna stringere i denti, che siamo entrati nella fase decisiva della stagione”.
Anche chi ha giocato meno adesso può diventare una risorsa importante.
“Giocare poco è sempre difficile. In tutte le squadre ci sono delle scelte da fare, che spesso sono anche dolorose per chi allena. Bradaschia e Delle Case hanno fatto molto bene a Montebelluna, anche Medico quando è stato chiamato in causa ha messo in mostra le sue qualità. Per me sono tutti importanti, al di là delle scelte che poi sono chiamato a fare”.
Hai qualche rammarico per aver perso qualche punto di troppo in questo girone di ritorno?
“Sicuramente quelle tre sconfitte consecutive sono state per noi pesanti. Se non avessimo avuto un calo saremmo stati ancora in corsa. A tutti è capitato un sali e scendi. Se siamo ancora lassù vuol dire che abbiamo lavorato meglio di molti altri”.
Il campionato l’ha vinto il Trento o l’hanno perso le altre?
“Conosco bene la stagione del Trento, hanno fatto di tutto per vincere il campionato. Nell’anno del centenario volevano a tutti i costi tornare tra i professionisti a distanza di diciotto anni. Noi abbiamo provato a starci vicino, siamo stati gli unici a farlo. Abbiamo fatto il possibile per provare a lottare fino alla fine”.
Con quale obiettivo affronterete i playoff?
“I playoff sono un grande traguardo per una società giovane come la Manzanese. Vogliamo avere la possibilità di giocarli. Per me sarebbe la quarta volta in sei anni. I ragazzi ci credono, voglio provare a portare la questa squadra il più in alto possibile”.